Dicon tutti che i tempi son neri,
sono deserti gli uffici e i cantieri,
ma i negozi son pieni di folla
che s’affolla per comprar.
Non c’è merce, son tutti campioni,
ma sotto i balconi la vedi ballar…
È il valzer che ballo ogni dì,
la borsa nera (nera).
La vita va presa così
alla leggera (-gera).
Si spende, si spande, si butta il denar,
dall’onda del mar ti senti portar.
Si compra, si vende, che male poi c’è?,
la fan popoli, principi e re.
Che importa se poi ci sarà
chi va in galera? (-era)
Uscire di lì lo farà
la borsa nera.
L’inquilino del piano di sotto
vende il riso e si compra un salotto;
il portiere, scopando le scale,
vende il sale e fa milion;
il barone non esce un minuto
perché s’è venduto persino i calzon.
È il valzer che ballo ogni dì,
la borsa nera (nera).
La vita va presa così
alla leggera (-gera).
Si spende, si spande, si butta il denar,
dall’onda del mar ti senti portar.
Si compra, si vende, che male poi c’è?,
la fan popoli, principi e re.
Che importa se poi ci sarà
chi va in galera? (-lera)
Uscire di lì lo farà
la borsa nera.
La borsa nera (nera)
è proprio nera (nera).
Ben presto la merce verrà,
aspetta e spera (-pera),
ma sempre comprar si dovrà
in borsa nera.
Parole di B. Cherubini
Musica di M. Schisa
Grazie a Valerio Raut che ha fornito la maggior parte del testo.