Quando l'Elvira, la donna cannone
Del nano baffone s'innamorò
Lo prese per mano e lo sollevò
E un bacio sul cranio pelato schioccò
Al nano in questione, per quest'emozione
L'orecchio sinistro gli si svitò
L'allergica Elvira allor starnutì
Lui senza sentire, cadendo, morì
Fu un giorno di lutto tremendo
La donna cannone svenì
Caduta sul nano, svenendo
Nessuno la mosse di lì
Per muovere Elvira, la donna cannone
Ci vollero cento persone
Dal grande dolore a un tratto impazzì
Scapparono tutti, qualcuno sparì
Adesso va in giro nel suo baraccone
Chiamando per nome: "Baffone!"
Ma lui non la sente, va a spasso lassù
Tenendo per mano il suo angelo blu
- Quello di Marlene Dietrich? -
- Sì, proprio quello lì -
Per muovere Elvira, la donna cannone
Ci vollero cento persone
Dal grande dolore a un tratto impazzì
Scapparono tutti, qualcuno sparì
Adesso va in giro nel suo baraccone
Chiamando per nome: "Baffone!"
Ma lui non la sente, va a spasso lassù
Tenendo per mano il suo angelo blu