Se il punto di vista di Dio
Se fosse stato identico al mio
A nessuno sarebbe toccato
Di nascere uomo e morire soldato
Ma quando la guerra mi ha tolto
Insieme al sorriso, anche questi pensieri
Io, per amore di un sogno
Ho dato al mio viso il nome di "Neri"
Settembre cammina di spalle
Con gli occhi all'estate e la nuca all'inverno
Ma dopo otto giorni si volta
Con la fronte al cielo e il dorso all'inferno
L'audacia è come la breva:
Non resta nel palmo ma soffia alla schiena
E fino alla cima dei monti, sapendomi in pena
Vento e coraggio mi portarono in braccio
Figlia, ti lascio la mano
Sapessi a che prezzo ti starò lontano
Moglie dai cento "rimani"
È tempo che vada dove sorge il domani
A questa città d'acqua dolce
Farò ritorno con il ghigno alle guance
Ma, pure se della vittoria
Dovesse restarmi soltanto il disegno
Sarò morto più degno
Mi sembra già di sentir
L'invocare di mia madre
Che pregherà tutti i giorni
Che suo figlio ritorni
Quando alla sera il letto è un altare
E inginocchiata chiederà a Dio
Che queste parole non siano un addio