
Al cjante el gjal -> canta il gallo
Al criche el dì -> sorge il giorno.
"Al" non corrisponde, in questo caso, alla preposizione articolata dell'italiano; è invece una particella che appartiene al verbo.
Grazie comunque di averlo postato
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1. | Hekau 718 |
2. | Mai Fali eh |
3. | Pulun Vage Sudu Raula Digay |
Al cjante el gjal -> canta il gallo
Al criche el dì -> sorge il giorno.
"Al" non corrisponde, in questo caso, alla preposizione articolata dell'italiano; è invece una particella che appartiene al verbo.
Grazie comunque di averlo postato
Grazie, effettivamente capisco solo ora(o almeno credo di capire) il valore di "al": sbaglio, o sarebbe equivalente al toscano"e' canta... ", al salentino"a ci canta...", o al veneto "el canta...", cioè una particella che indica un'azione che si sta compiendo nel momento in cui si parla. E' così?
La particella indica la persona che compie l'azione.
Si tratta di un soggetto "atono", una tipologia diversa rispetto al soggetti "tonico" che corrisponde a quello italiano:
Jo o soi
Tu tu sês
Lui al è/ Jê e je
Nô o sin
Vô o sês
Lôr a son.
Segnalo nuovamente un errore, scusa la mia insistenza: non cantO ma cantA
Grazie della segnalazione, ho corretto.
Sì, per quanto riguarda la particella, avevo capito che si trattava di fatto di un pronome personale ribadito.Sicuramente sono stata poco pertinente nell'indicarne l'uso; mi sono fatta ingannare dal mio orecchio che me lo fa sentire meglio contestualizzato rispetto all'italiano"canta/spunta", davvero troppo "nudi"...
In Veneto funziona in modo simile, anche se non per tutte le persone:
mi soi
ti te si
lu'l xe
noaltri semo
voaltri sè
lori 'i xe.
Tradotto in Veneto sarebbe: "El gaeo 'l canta; el sol 'l sponta..."
In Toscano:" E' canta i'gallo, e' spunta i' ssole
...e in salentino sarebbe "a ci canta lu caddhu"...
Vorrei approfondire(e se qualcuno mi aiuta ne son felice) l'argomento dei "clitici attualizzanti" negli idiomi popolari, spariti quasi completamente dall'italiano, perlomeno da quello scritto.
canto degli emigranti friulani