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Jingle Bells → traduzione in Italiano
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Jingle Bells
Le campanelline suonano
- 1. Un tempo c’erano due versioni per i calessi trainati dai cavalli, in inverno erano dotati di pattini per scivolare sulla neve. Esistevano essenzialmente due modelli uno un piccolo calesse a due o quattro posti, una piccola slitta intima e confortevole, il secondo era una slitta più alta, grande e robusta per ospitare una famiglia (che al tempo era piuttosto numerosa tra bambini e parenti) o un gruppo di amici. Proprio per la sua intimità la slitta biposto (detta anche cutter) era il modello privilegiato per il corteggiamento. Più maneggevole e bassa la slitta senza copertura (open) era trainata da un solo cavallo (one-horse). Le slitte veniva anche classificate in base al numero di cavalli utilizzati per il traino: “pair” (2), troika (3), four-in-hand (4)
- 2. le campanelle erano un segnale d’attenzione per impedire incidenti tra le slitte: specialmente con la foschia e il buio il suono delle campanelle avvisava l’avvicinamento di una slitta; nel contesto natalizio in cui venne poi collocata la canzone il tintinnio ricorda l’avvicinarsi della slitta di Babbo Natale
- 3. bobtail è la coda mozza del cavallo ma è anche un termina nautico; in questo contesto indica le briglie, o più generalmente la bardatura del cavallo
- 4. le slitte per la gara erano biposto e i pericoli del ribaltamento molto frequenti. La corsa però doveva essere eccitante e aiutare ad avere successo con le ragazze!
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Scritta dal francese James Pierpont negli anni 1850, s’intitolava inizialmente “One-horse open sleigh” e rivendica ben due aneddoti sulla sua origine.
Il primo aneddoto pone la creazione della canzone a Savannah (Georgia) in occasione del Giorno del Ringraziamento 1857 (una delle feste nazionali americane più importanti che cade ogni anno il quarto giovedì di novembre) come canzoncina per il coro infantile di cui Pierpont era Direttore; poiché i parrocchiani avevano tanto gradito la canzoncina essa venne riproposta anche per il giorno di Natale diventando un canto fisso per l’occasione.
Il secondo aneddoto fa nascere la canzone nel 1850 come canto di bevute quando Pierpont era ospite della Taverna Simpson a Medford nel Massachussets.
Pur essendo un motivetto orecchiabile la canzoncina non divenne subito popolare, solo agli inizi del Novecento iniziò la sua corsa al successo
In questa versione mancano le due strofe finali vedere nel mio Blog terre Celtiche http://terreceltiche.altervista.org/dashing-through-the-snow/
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https://en.wikipedia.org/wiki/Jingle_Bells