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Come mamma mi ha fatto lyrics
Vorrei spogliarmi di tutto:
nudo come mamma mi ha fatto.
Vorrei spogliarmi di tutto
e restare nudo a guardarmi contento.
Non tanto per pudore, ma per togliermi di dosso
quattro mani di tessuto che mi coprono dal mondo.
Vorrei spogliarmi di tutto,
vorrei spogliarmi di tutto.
Elimino gl’occhiali da sole,
le camicie che da tempo mi stan strette.
È sempre la stessa minestra, Sua Eminenza.
Ti giuro, non servono a niente.
Vorrei spogliarmi di tutto,
come un putto in un quadro di Giotto.
Vorrei spogliarmi di tutto
e restare nudo a guardarmi contento.
Eliminare, spazzolare, barba e capelli,
congetture e distrazioni.
Quell’aria da persona navigata
non m’aiuta a sentirmi meno coglione.
Vorrei spogliarmi di tutto,
perché son stanco, perché penso sia giusto.
Vorrei spogliarmi di tutto
e restare nudo a guardarmi contento.
Cancellare, nel totale, aspettive sul futuro,
masturbazioni della mente.
Le domande esistenziali di filosofi spaziali,
come vedi, non servono a niente.
Vorrei spogliarmi di tutto,
libero e sereno come un tempo.
Vorrei spogliarmi di tutto
e restare nudo a guardarmi contento.
Non tanto per pudore, ma per togliermi di dosso
quattro mani di tessuto che mi coprono dal mondo.
Vorrei spogliarmi di tutto,
vorrei spogliarmi.
Eliminar pretese di scissione del neutrone,
vagheggiamenti inutili sulla rivoluzione.
Chi pensa d’esser saggio
pecca d’approssimazione.
Vorrei spogliarmi di tutto.
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2. | Briciole |
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Nudo
È un mercoledì d’estate e il signor P. se ne sta incredibilmente da solo in piscina.
Sua moglie è al lavoro e sua figlia in gita con l’oratorio.1
Lui entrerà in fabbrica solo alle 22.00.
Con questo caldo non riesce a far nulla, e allora ha preparato la sacca indossando già il suo costume in fantasia arabesque, color sabbia e blu tanto odiato da sua moglie, e si è fiondato alla piscina comunale.
Mentre si rilassa si concede ogni lusso: Gazzetta e birra sotto l’ombrellone.2
La vita in città, a saperla prendere può essere piacevole anche a luglio con 40°.
Legge dei sensazionali colpi del calciomercato messi a segno perlopiù da squadre straniere, e se ne va spasso con lo sguardo, come non gli succede quando sua moglie gli è accanto.
Dopo un iniziale senso di colpa, il signor P. ci prova gusto e scrutando i bagnanti, soprattutto le bagnanti, si immagina le vite che in quel pomeriggio, come tante rette, convergono in quello stesso punto.
Finisce col pensare che se per assurdo, un meteorite di dimensioni minuscole si schiantasse su quella piscina, la sua esistenza sarebbe eternamente accomunata a quella di tutti gli estranei che lo circondano in quel momento.
Il tempo è solo un punto comune a molte rette.
Mentre osserva quelle vite il suo sguardo incrocia quello di una donna, di quanti anni?
Quella che le sta accanto è la sorella o la figlia?
Il signor P. che non è più abituato a sostenere alcuno sguardo femminile, che non sia della moglie o della figlia, arrossisce e mentre la donna gli si avvicina sente il respiro farsi sempre più affannoso.
Lei sorridendo dice:
– Scusi, non se n’è accorto, ma il suo cappello poco fa è volato via… –
Il signor P. ringrazia imbarazzato, tornando a pensare alle vite parallele e alle rette convergenti.
Nudo, o quasi, con indosso solo il suo costume.
E con la Gazzetta davanti a sé.