. . Amo, nelle sonnolente serate estive, la calma della città bassa, e soprattutto ne amo la calma, accentuata dal contrasto col subbuglio che di giorno sconvolge i suoi quartieri.

. . La Rua do Arsenal, la Rua da Alfândega, il prolungamento delle vie malinconiche che s’estendono verso est dopo la fine della Rua da Alfândega, il tranquillo allineamento degli approdi – tutto ciò riconforta la mia tristezza, se in quelle serate io m’addentro nella solitudine del loro labirintico viluppo.

 . . Io qui vivo in un’epoca anteriore a questa in cui vivo e mi rallegro nel sentirmi contemporaneo di Cesàrio Verde, e ho dentro di me, non versi somiglianti ai suoi, ma la stessa sostanza di quelli che lui fece.

. . E, finché cala la notte, io trascino con me una sensazione di vita simile a quella di queste strade.

. . Di giorno, sono invase da un subbuglio che non vuol dire nulla; la notte sono invase da un’assenza di subbuglio che non vuol dire nulla.

. . Io, di giorno, sono un niente, di notte sono io.

. . Non c’è differenza tra me e le strade dalle parti dell’Alfândega, tranne che loro sono strade, e che io sono un’anima, e questa differenza probabilmente non significa nulla se paragonata all’essenza delle cose.

. . Uomini e cose hanno un destino uguale, poiché astratto – una designazione ugualmente indifferente nell’algebra del mistero.

***

. . Ma c’è anche un’altra cosa...

. . Durante queste ore lente e vuote, dall’anima mi sale alla mente una tristezza di tutto il mio essere, l'amara constatazione che, al tempo stesso, tutto sia una sensazione mia e una cosa esterna, che io non ho il potere di modificare.

. . Ah, quante volte i miei stessi sogni mi si son parati davanti come cose, non per sostituirsi alla mia realtà, ma per rivelarmi la loro somiglianza con essa, nel fatto che io non li voluti, e loro mi si sono manifestati dal di fuori, come quel tram che sbuca dall’ultima curva della via, o la voce del venditore notturno di non so cosa, che si distacca, quasi cantilena araba, come zampillo imprevisto nella monotonia del crepuscolo.